Per garantire uno stato psico-fisico ottimale, è consigliabile dormire almeno 7-8 ore per notte.
Purtroppo, lo stress, i pensieri negativi, una cattiva digestione e/o i crampi muscolari notturni possono svegliarci di soprassalto minacciando la nostra serenità.
Cosa sono i crampi notturni
I crampi muscolari sono contrazioni muscolari involontarie, improvvise e transitorie, che si manifestano tipicamente a carico del polpaccio e del piede. Le fitte sono molto intense e spesso immobilizzano la parte colpita.
I muscoli colpiti appaiono contratti e rigidi al tatto. I crampi notturni durano generalmente pochi minuti, ma, se si manifestano di notte, possono causare risvegli continui, con conseguente stanchezza nel giorno successivo.
A cosa sono dovuti i crampi notturni
I crampi notturni sono la manifestazione di un’anomala trasmissione neuro-muscolare, un impulso improvviso che comporta la forte e dolorosa contrazione di uno o più muscoli.
Il fatto che avvengono principalmente di notte è dovuto soprattutto alla circolazione e allo stato fisiologico di recupero e ricostruzione. È come se il corpo cercasse di rimediare ai comportamenti sbagliati intrapresi durante il giorno.
Tra le principali cause vi è una scorretta alimentazione. Sarà importante ridurre l’assunzione di cibi grassi e monitorare i livelli di alcune sostanze nutritive (magnesio, potassio, vitamina D e vitamina B12).
Inoltre, è opportuno prendere in considerazione l’idratazione: chi non ha un apporto idrico sufficiente è più soggetto ad andare incontro a crampi notturni.
Come influisce la nostra postura
Un altro fattore di rischio è la postura che si assume durante la giornata. Passare troppe ore nella stessa posizione può scatenare crampi notturni. Ciò soprattutto se la posizione in questione è particolarmente rigida e non aiuta il corretto afflusso di sangue nelle zone interessate dai crampi.
Potrebbe essere utile quindi allungare i muscoli prima di andare a dormire. Qualche minuto di stretching oppure un’attività blanda come dieci minuti di cyclette lenta prima di coricarsi offrono un valido aiuto nella prevenzione dei crampi.
Molto utile è anche dormire con i piedi leggermente rialzati rispetto al busto.
Altre patologie correlate
I crampi notturni possono essere correlati ad altre condizioni, quali:
- patologie circolatorie (aterosclerosi, flebite, trombosi venosa, ecc.)
- sindrome delle gambe senza riposo;
- anemia;
- alcolismo;
- ipotiroidismo;
- Morbo di Parkinson;
- ecc…
Cosa fare contro i crampi notturni
In generale i crampi (notturni e non) sono segno di uno squilibrio che può riguardare l’attività fisica, l’alimentazione e/o l’apporto di vitamine e sali minerali essenziali.
Per ridurre il rischio e la frequenza dei crampi sarà necessario avere uno stile di vita più sano: una dieta equilibrata, una maggiore idratazione e attività fisica costante.
Inoltre, può essere utile:
- eseguire esercizi di stretching dei muscoli interessati;
- praticare yoga o pilates regolarmente;
- massaggiare il muscolo dolorante con la mano o con un panno caldo;
- camminare o muovere leggermente la gamba;
- fare un bagno caldo.
Se hai bisogno di ulteriori consigli o di una valutazione fisioterapica, puoi rivolgerti allo Studio di Fisioterapia Chiffi a Patù.
