Tutto quello che c’è da sapere sull’ernia del disco

La colonna vertebrale è un insieme di 33 ossa, chiamate vertebre, in grado di assolvere a tre funzioni fondamentali:

      • SOSTEGNO;
      • PROTEZIONE del midollo spinale che decorre al suo interno;
      • MOVIMENTO

Tra le vertebre sono interposti i dischi intervertebrali, anelli fibrosi contenenti una sostanza gelatinosa, che permettono di ammortizzare i carichi ai quali la colonna è costantemente sottoposta e aumentarne la flessibilità.

Ma cosa succede se il disco degenera e la sostanza gelatinosa fuoriesce?

Ernia del disco: che cos’è?

Si parla genericamente di discopatia quando si verifica un’alterazione dello spessore o della posizione dei dischi intervertebrali, ma in base alla modalità e alla gravità del danno possiamo distinguere indicativamente due casi.

Parliamo di protrusione del disco quando c’è solo uno sfiancamento dell’anello esterno, che modifica la forma del disco stesso. Parliamo, invece, di ernia del disco quando lo strato esterno del disco degenera con fuoriuscita del nucleo polposo contenuto e compressione delle radici nervose, del midollo spinale o della cauda equina.

 

Quali sono le cause?

Non è sempre chiaro che cosa provochi la degenerazione e la rottura del disco. Ad ogni modo, il disco intervertebrale deve avere la possibilità di muoversi, espandersi e comprimersi per ottenere un corretto nutrimento. Quando muscoli e fasce che si inseriscono sulla colonna sono retratti, il disco perde questa libertà di movimento, andando in sofferenza.

Altri fattori che possono produrre una sofferenza del disco possono essere sollecitazioni ripetute nel tempo. Si pensi a una situazione lavorativa che comporta carichi continui, o il mantenimento prolungato di una postura e sicuramente l’età. Con il tempo i dischi perdono il loro contenuto acquoso e questo ne determina una minore resistenza e flessibilità.

Ci sono, infine, delle cause traumatiche dirette, quali cadute, sforzi in torsione o in flessione, che causano in un unico evento la rottura dell’anello fibroso.

Ernia del disco: i sintomi

La presenza di una discopatia comporta inevitabilmente una alterazione della biomeccanica della colonna vertebrale, ma, tuttavia, l’ernia del disco non è sempre necessariamente sintomatica, né tanto meno la presenza di dolore e di ernia del disco al tempo stesso implica che la causa del sintomo sia dovuto alla discopatia.

Solo quando la protrusione o l’erniazione vanno ad irritare e infiammare altre strutture, quali le radici nervose, si presentano i sintomi neurologici tipici dell’ernia del disco. In altri casi potrebbe magari trattarsi di un sintomo muscolo-fasciale o di altro tipo e per questo è importante un’attenta valutazione.

I sintomi generali da ernia del disco includono: dolore, spesso molto intenso in fase acuta e tale da non permettere nessun movimento o sforzo, intorpidimento e formicolio, debolezza. La zona interessata dal sintomo dipende strettamente dal tratto della colonna in cui si trova l’ernia del disco.

Come si diagnostica

In funzione della diagnosi è molto importante fare un’attenta raccolta dei dati (anamnesi) e un attento esame obiettivo attraverso valutazione della funzione, della forza, dei riflessi, dei sintomi e l’utilizzo di test di irritazione delle radici nervose.

Se dovesse essere necessario fare un approfondimento diagnostico, tra gli esami diagnostici utili per l’ernia del disco troviamo la Risonanza Magnetica (che offre un’immagine molto precisa dello stato dei dischi) e l’elettromiografia (utile per valutare la sofferenza del nervo).

Vediamo insieme come prevenire e curare i sintomi associati ad ernia del disco.

Prevenzione

La prevenzione è un fattore essenziale per questo tipo di problematica, ma come attuarla?

Molto importante risulta essere l’attività fisica regolare, utile anche in fase di riabilitazione sotto forma di esercizio terapeutico. L’esercizio fisico infatti aiuta a rallentare il deterioramento dei dischi intervertebrali, permette di mantenere i muscoli della schiena forti e flessibili e riduce la rigidità della colonna vertebrale.

Un’attività fisica regolare, inoltre, aiuta a prevenire anche l’aumento del peso corporeo, possibile causa di eccessiva pressione alla schiena e quindi di discopatia.

Altro fattore chiave per la prevenzione è l’educazione motoria, molto spesso utile in ambito lavorativo. Il fisioterapista può offrire piccoli ma utili consigli per il sollevamento dei pesi, per la gestione dei carichi o per la gestione di posture statiche da scrivania.

In che altro modo è utile la fisioterapia?

Trattamenti fisioterapici per l’ernia del disco

La fisioterapia è utile sin dalla fase acuta e il piano fisioterapico sarà modulato in base allo stato della patologia. Il ruolo della fisioterapia è quello di guidare il paziente attraverso un piano di esercizio terapeutico personalizzato e rieducazione motoria, illustrandogli le posture corrette da assumere e come muoversi in sicurezza, evitando eccessive sollecitazioni della colonna.

Il fisioterapista ha inoltre altre armi per favorire ed accelerare i tempi di guarigione come ad esempio  Tecar, Laser, TENS, Stimolazione Magnetica Funzionale, terapia manuale, tecniche di pompage